Aree Protette e Reti di Riserve in Trentino
Dai grandi parchi alle piccole riserve, le aree protette sono diffuse sul territorio come tessere di un mosaico
Con oltre 400 aree dedicate alla conservazione della natura e più del 30% del territorio protetto, il Trentino è una fra le regioni più tutelate a livello nazionale e una delle più innovative nella gestione del suo patrimonio ambientale.
Ci sono le Zone Speciali di Conservazione (ZSC), nate per proteggere una singola specie o un habitat, che possono coprire anche solo pochi ettari e le Zone di Protezione Speciale (ZPS), dedicate invece all’avifauna di passaggio durante le grandi migrazioni o a quella che abitualmente abita il territorio. Un grande progetto di conservazione che non interessa il solo Trentino ma l’intero continente europeo. Una complessa strategia di conservazione della biodiversità che prende il nome di Rete Natura 2000.
In Trentino ci sono 135 ZSC e 19 ZPS. Complessivamente oltre un terzo della superficie provinciale è dicato alla salvaguardia della natura. Garantire il mantenimento e la tutela di questi ambienti così diversi non è semplice. Per questo, nel 2011, la Provincia di Trento ha sviluppato un nuovo strumento di gestione per rendere, da una parte, la tutela ambientale condivisa e partecipata e, dall’altra, promuovere uno sviluppo del territorio armonico e sostenibile: sono le Reti di Riserve. Si tratta di accorpamenti di aree protette, naturalisticamente omogenee, gestite da enti e abitanti locali: i migliori interpreti delle necessità e delle caratteristiche dei propri luoghi. Proprio come in una grande Rete, ognuno contribuisce e partecipa con le proprie attività alla sviluppo della società locale e alla conservazione della biodiversità.