Segreti e bellezza di queste montagne non furono, però, affidati solo agli occhi curiosi degli scienziati: alle loro ricerche fecero eco, infatti, le penne degli scrittori, i colori degli artisti e le corde degli alpinisti, in una composizione varia di arti che diede vita al racconto del carattere unico delle Dolomiti. Personaggi brillanti, anime inquiete il cui ricordo è racchiuso nelle firme eleganti rimaste impresse come tesori fra le pagine del memoriale della Nave d’Oro, prezioso testimone di quegli anni di fermento intellettuale.
Se vi recate oggi a Predazzo, di quel che fu La Nave d’Oro non troverete più traccia. Ma i preziosi ricordi custoditi nel memoriale e i racconti delle emozionanti avventure che fecero conoscere al mondo lo splendore delle Dolomiti sono custoditi fra le sale del Museo Geologico a loro dedicato, proprio a lato della piazza del paese. Una visita suggestiva, per immergersi nell’atmosfera elettrizzante di quegli anni in cui la bellezza di queste torri di pietra divenne musa per scienza, arte e avventura.