Lo ha svelato una ricerca coordinata dal MUSE, il Museo delle Scienze di Trento, e pubblicata nel 2018 dalla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications. Studiando le impronte fossili rinvenute sulle Dolomiti, che possono essere datate con un’accuratezza senza uguali rispetto ai reperti che si trovano in altre parti del mondo, i ricercatori hanno potuto ricostruire letteralmente “passo dopo passo” la conquista del pianeta da parte dei dinosauri.
Ancora oggi è possibile compiere un viaggio a ritroso nel tempo e osservare le orme lasciate dai grandi rettili nelle rocce della gola del Bletterbach, un profondo canyon dolomitico che si trova in prossimità della Val di Fiemme, raggiungibile a piedi partendo da Andino o da Redagno.