La Grande Guerra all'ombra della Marmolada
Attraverso foto storiche e racconti appassionati, Gabriele Valentini ripercorre le pagine più drammatiche della Grande Guerra sulla Marmolada
Un viaggio nella memoria, tra storia e ghiacci eterni. È questo il tema della serata condotta da Gabriele Valentini, in arte Mambo, di Campitello, dedicata alla Prima Guerra Mondiale e alla sua drammatica eredità sulle vette della Marmolada.
Tra il 1915 e il 1917, le Dolomiti fassane si trovarono al centro di uno dei teatri più estremi del conflitto. All'epoca confine meridionale dell'Impero Austro-Ungarico, la valle diventò retrovia strategica: un crocevia per truppe, rifornimenti e speranze. Ma fu anche fronte di battaglia, come testimoniato dalla linea tattica che correva da Cima Bocche alla cresta di Costabella, passando per il Passo San Nicolò, la Marmolada e i crinali del Padon. In queste zone impervie, i soldati furono costretti a combattere e sopravvivere in condizioni climatiche estreme. Scavarono trincee nella roccia, costruirono scale e passerelle sospese nel vuoto e affrontarono il nemico più spietato: l'inverno. Ed è proprio nella pancia della Marmolada che si consumò una delle imprese più incredibili della guerra: la nascita della leggendaria "Città di Ghiaccio". Le truppe austriache, per sfuggire al gelo e alle valanghe, si rifugiarono all'interno del ghiacciaio, costruendo una vera e propria fortezza sotterranea, con chilometri di gallerie, grotte e camminamenti scavati nel cuore del gigante bianco.
Questa volta, l'incontro si svolge nella piazzetta di Penìa, l'ultimo centro abitato della valle che conserva intatta l'anima dell'architettura alpina di un tempo. Sollevando lo sguardo verso l'alto, la memoria corre ai primi anni del Novecento, quando Insom - il nucleo più alto del paese - contava una cinquantina di anime e campi di grano e segala. Poi la guerra: l'evacuazione, la distruzione, le pietre cancellate dal tempo. Oggi ne restano solo i ricordi.
Una serata per riscoprire storie dimenticate, per ascoltare il silenzio dei ghiacci che ancora oggi raccontano il coraggio, la fatica e la resilienza di un'umanità sospesa tra la vita e la morte.
Alle 21:00 nella piazza principale del paese. In caso di maltempo l'incontro è annullato.